Il comportamento eliminatorio
Un cucciolo impara a eliminare in maniera autonoma a partire dalla 3°-4° settimana di vita (dapprima è la madre a occuparsene lambendo e stimolando la zona genitale). Fino ai quattro mesi ha una frequenza di eliminazione più alta (appena si sveglia, dopo un’attività ludica importante, dopo il pasto) poiché gli sfinteri vescicale e anale e la muscolatura degli organi deputati non sono ancora pienamente funzionanti.
ATTENZIONE
È importante che i proprietari non puniscano fisicamente i cuccioli nel caso venissero trovate eliminazione nell’ambiente casalingo poiché un tale comportamento potrebbe solo ritardare o inficiare un corretto apprendimento a eliminare in ambiente esterno. La soluzione migliore è quella di portare in un ambiente idoneo il cucciolo con regolarità rispetto alle tempistiche sopramenzionate. Con il progredire dell’età, il cane riesce a trattenere le deiezioni per più tempo ma è buona norma non eccedere oltre le 6/8 ore tra un’uscita e l’altra. Durante l’uscita, a partire dalla pubertà, è possibile che il cane effettui urinazioni e defecazioni con valenza sociale.
LA PASSEGGIATA E LE TRAVERSINE IGIENICHE
Sebbene esistano in commercio traversine e finti prati atti a far sporcare il cane in ambiente domestico, è preferibile evitare di utilizzarle se non per il cucciolo durante il primissimo periodo in casa o per animali anziani che hanno difficoltà a essere trasferiti all’esterno. Il consiglio migliore, vale ripeterlo, è quello di effettuare invece uscite frequenti e regolari. L’utilizzo di traversine, oltre che etologicamente scorretto, potrebbe portare il cane a generalizzare il luogo di evacuazione portandolo a utilizzare anche i tappeti di casa). Minzioni e defecazioni in ambiente casalingo, se il cane è giovane, adulto o anziano, dovrebbero essere valutate dallo specialista per capire se si tratta di disagio psichico o relazionale così da dare le indicazioni più corrette al caso.
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