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Il gatto, dopo il quinto mese di vita, suddivide il proprio ambiente in campi territoriali differenti, collegati tra loro da zone di passaggio (sentieri) identificate con marcature facciali. All’interno dei campi (un tempo indicati come “di attività” e “di isolamento”) il gatto si alimenta, gioca, caccia e si riposa.

LE “ZONE”
In natura e in condizioni di semilibertà vengono individuate due zone: la home range, comprendente zona di eliminazione e di caccia, condivisa con altri gatti, e una zona centrale, core, difesa dai conspecifici, dove il gatto gioca, riposa, si alimenta e abbevera. In ambiente domestico spesso le zone si sovrappongono causando, talvolta, difficoltà di interazione, soprattutto tra soggetti conviventi con problemi relazionali.

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UN MONDO DI SEGNALI
Organizzare e rinnovare gli odori nel proprio territorio è un’attività autorassicurante indispensabile per il benessere psichico del gatto: poter effettuare marcature facciali (su oggetti, lungo i sentieri e sugli individui che fanno parte del gruppo familiare) e graffiature (vicino ai luoghi di riposo e vicino alle entrate/uscite) deve quindi essere favorito e de si deve fare particolare attenzione se si è in procinto di trasferire il gatto in un nuovo ambiente, si prospettano modifiche ambientali (ritinteggiature, sostituzione di mobilio, ristrutturazioni) e inserimento di nuovi membri (nascite, altri gatti, altri animali). Durante situazioni emotivamente stressanti o con la totale perdita dell’identificazione feromonale, infatti, i gatti possono arrivare a effettuare marcature urinarie; tale comportamento non deve essere visto come un “dispetto” ma come la manifestazione di un estremo stato di disagio. 

LO SPAZIO
L’organizzazione spaziale dipende dall’ampiezza e numero di stanze disponibili, dalla presenza o meno di un accesso esterno, dal numero/sesso di gatti e altri animali conviventi e dalle relazioni instaurate con ciascun convivente (umano e non). Consigliare il corretto posizionamento di tiragraffi, ricoveri chiusi, ciotole nonché, se necessario e come ausilio insieme a una consulenza comportamentale, l’utilizzo di feromoni di sintesi può aiutare proprietario e gatto/i a vivere al meglio la relazione.

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